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Celle sul Rigo. Vista dall'alto
Celle sul Rigo. Campanile
Celle sul Rigo. Scorcio
Celle sul Rigo. Piazza
Celle sul Rigo. Piazza

Celle sul Rigo

Di origine etrusca, come testimonia la vicina necropoli di Balena, Celle sul Rigo ha rivestito da sempre un’importanza strategica per il controllo della Val di Paglia e del tessuto viario che si snoda verso Roma, a partire dalla Via Francigena nel tratto compreso fra le osterie della Novella e di Torricella ed il confine fra le terre toscane e quelle pontificie.
Il “Castrum de Cellis” faceva parte del feudo dei Visconti di Campiglia che dalle pendici dell’Amiata si estendeva fino a San Casciano e Fighine. Posto tra i Comuni di Siena ed Orvieto, si trovò coinvolto nei conflitti che periodicamente si accendevano fra le due città.
Nella seconda metà del ‘300 Celle diviene proprietà dei Salimbeni, la famiglia senese che con l’incremento dei possedimenti nel contado mirava ad accrescere il proprio potere all’interno di Siena. Questa lotta all’interno di Siena, che portò a guerre vere e proprie delle quali furono protagonisti Cione e Cocco Salimbeni, favorì l’affrancazione di Celle dalle dominazioni feudali, ed il passaggio nel 1418 quale comunità a Siena.
Terra di confine anche nel Granducato di Toscana, Celle consoliderà ancora di più la sua condizione di importante centro agricolo, favorendo lo sviluppo di una borghesia terriera che si doterà di eleganti palazzi e di un cassero dal quale si dominavano le vallate e  la Francigena.
Una frana, attiva già dalla fine del ‘700, ha distrutto il cassero ed una parte del centro abitato, ne rende testimonianza la Torre che ancora oggi domina su un territorio che va dal Monte Cetona al Monte Amiata, dalla val d’Orcia al Monte Rufeno, in un crogiolo di paesi, province, regioni, inflessioni dialettali così diverse che ancora oggi fa di Celle sul Rigo il fulcro di un mondo ancora legato alle proprie radici e tradizioni storiche.